E poi la scienza è il male
Succede ieri sera: cammino tra gli scaffali di una libreria di una nota catena nazionale e nel reparto dedicato a salute e diete trovo una serie di libri dedicati al cosiddetto metodo “zona”. La copertina di un volume ne elenca i benefici effetti.
E mi cade l’occhio su questa assoluta castroneria.
Capisco che la pubblicità sia l’anima del commercio e che sia un’anima da tempo venduta ai demoni di questo mondo per farci serenamente vivere nel peccato, ma qui si è abusato platealmente della “licenza di uccidere” la verità.
Il codice genetico è qualcosa di ben preciso, che accomuna tutte le forme di vita di questo pianeta e non può (per fortuna di tutti) essere alterato dall’alimentazione. E nemmeno può essere alterato dall’alimentazione il genoma di una persona, a meno che questa persona non ingerisca sostanze teratogene. Immagino che il metodo proposto non consigli l’ingestione di tali sostanze, dato che la “riprogrammazione del codice genetico” che ne conseguirebbe andrebbe ad inficiare tutti gli altri sbandierati risultati in termini di salute, benessere ed efficienza psicofisica.
Ancora una volta si usano a sproposito parole di scienza. E poi ci stupiamo se qualcuno chiede quanto sia serio il rischio di venire infettati dai virus del proprio computer.