“Metterla giù dura” non rientra tra le mie abilità, anzi, spesso pratico (chissà, forse per un’inconscia falsa modestia?) un britannico understatement.

Non sono mai stato granché bravo a sfoggiare medaglie, cucirmi addosso il cartellino del prezzo e a stare in vetrina. Ed ora, dopo undici anni e passa, senza aver ancora estinto il mutuo casa, mi tocca rifarlo.
Mi accorgo però, non senza soddisfazione, che questi anni non sono passati completamente a vuoto. Se mi viene chiesto di descrivere cosa ho fatto e cosa ho imparato, mi scopro ad avere abbastanza cose da raccontare, e senza “metterla giù dura”.

Sotto questo aspetto ottenere un colloquio, per farsi reciprocamente un’impressione “a pelle” e uscire dai limiti di quanto scritto su un foglio A4, è essenziale. E noto che gli unici contatti da cui è scaturito almeno un colloquio sono finora quelli che ho ottenuto tramite tam-tam di amici, colleghi e conoscenti. Le agenzie specializzate sembrano meno efficaci e mi viene da chiedermi perché.

Da un lato sembra chiaro che molti datori di lavoro preferiscono arrangiarsi e non avvalersi delle agenzie, soprattutto in un contesto provinciale, fatto più di realtà lavorative medie e piccole, dove la conoscenza, diretta o mediata, gioca ancora un grosso ruolo e risulta più economica.
Dall’altro le agenzie, giustamente, filtrano i candidati sulla base di quanto trovano scritto sui curriculum. Eventuali abilità acquisite, scritte sul curriculum ma non sancite da titoli di studio o altre attestazioni dimostrabili vengono ritenute non sufficienti per superare una prima selezione per un settore collaterale o comunque diverso da quello di provenienza.

A volte il messaggio suona veramente contraddittorio: devi essere “flessibile” e acquisire abilità ad ampio spettro, anche “eretiche” ed estranee al tuo settore. E contemporaneamente devi essere altamente specializzato nel tuo settore. E magari mettere in preventivo un trasloco, dato che le aziende del tuo settore sbaraccano… probabilmente la flessibilità che tutti vogliono, non è tanto mentale, quanto fisica.
Comprare un camper per viverci e inseguire i posti di lavoro a mano a mano che migrano?