Gods, gays and guns
“In Iran non ci sono omosessuali come da voi” - Mahmoud Ahmadinejad cit.
Cominciamo col dire che, comunque s’illudano il presidente iraniano e tutti gli omofobi del pianeta, una società senza omosessualità non esiste. L’omosessualità è un tratto della natura umana (e anche non umana) ed è presente a tutte le latitudini della geografia e in tutte le epoche della storia. C’erano omosessuali persino tra le SS che mandavano altri omosessuali a morire nei lager.
Ed è iraniana la ragazza omosessuale di cui si è evitato il rimpatrio in Iran qualche settimana fa, dove sarebbe con molta probabilità stata lapidata.
La frase andrebbe meglio riformulata in questo modo: “l’Iran è una società senza omosessuali visibili, perché quelli che si sono palesati li abbiamo fatti scappare all’estero oppure arrestati e condannati a morte”.
E gli altri - giustamente - stanno molto attenti perché alla loro vita ci tengono.
Mi chiedo perché il presidente iraniano si sia sentito in dovere di comunicare all’uditorio la presunta assenza dell’omosessualità nel suo paese (sia che si tratti di menzogna o di ingenuità, nella bocca di un presidente di una nazione resta cosa preoccupante).
Vuole rassicurare il mondo sulla “salubrità” della società che incarna e presiede? Considerato che questa “purezza sessuale” viene ottenuta con esilio, tortura e pena di morte, mi pare un clamoroso autogol. Gli unici che apprezzano sono coloro che vorrebbero importare la stessa ricetta a casa loro, estenendola magari ad altri gruppi sociali indesiderati.
Vuole rassicurare il mondo sulle sue intenzioni pacifiche? E che diavolo c’entra l’omosessualità con tutto questo? È vero che Alessandro Magno problemi di genere non se li poneva e fondò un impero enorme, ma questo significa solo che l’orientamento sessuale non è legato all’intrinseca aggressività dell’individuo. Anzi, secondo certe logiche omofobe, gli omosessuali dovrebbero essere dei debosciati pacifisti, quindi se in Iran non ce ne sono - seguendo questa logica - la bellicosità del paese è più alta della media del resto del mondo.
Per fortuna l’uditorio della Columbia University ha accolto la notizia con una sonora risata. L’unica risposta intelligente da opporgli in queso caso.